Archeologia

Il museo raccoglie reperti archeologici che testimoniano della presenza umana sulle Grigne fin dall’epoca preistorica. Ma di particolare rilievo per la storia di Esino è stata la presenza di popolazioni celtiche e romane.

Dei primi, che occuparono il territorio tra il IX-I secolo a.C. portandovi la cultura di Golasecca e in seguito di La Tène, sono stati ritrovati i corredi funebri, con fibule (spille per abiti sia maschili che femminili), armille (bracciali e braccialetti sempre sia maschili che femminili), pendagli e ceramiche (urne cinerarie connesse al rito).

Le tombe dei guerrieri hanno consentito di studiare il loro vasto armamentario che consisteva in lance, spade, foderi, coltelli e scudi. Sono stati trovati anche oggetti come rasoi, pinzette e cesoie. Una particolarità interessante dei riti funebri del guerriero si osserva nelle spade, che venivano deformate per renderle inutilizzabili.

Per quanto riguarda i Romani, in paese sono state trovate delle tombe di inumati talora con corredo funebre, con monete del IV secolo, dadi in bronzo, vasellame e altri oggetti.

 

→ vedi gli oggetti della collezione archeologica del Museo delle Grigne su Wikimedia Commons

→ vedi l’elaborazione tridimensionale di un vasetto in pietra ollare del museo

→ vedi l’elaborazione tridimensionale della chiesetta di san Pietro a Ortanella

 

Nella foto, olpe a trottola celtica (Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus / Wikimedia Commons)